giovedì 29 dicembre 2011

Pensierini...pensati!

Questo post è un omaggio a qualcosa che credevo non sarebbe mai accaduto: mio marito ha perso qualche minuto per scegliere il mio regalo di Natale!!!!!!
Dovete sapere che Il Papi è allergico a tutto ciò che richieda più di pochi secondi di concentrazione (se il fulcro dell'attenzione non è lui... d'altronde, come abbandonare un'abitudine che dura da oltre 35 anni?), eppure questa volta è riuscito a sorprendermi.

Il giorno della Vigilia di Natale (eh sì, non potevo pretendere che ci pensasse addirittura il giorno prima) si presenta, tronfio, con un pacchetto confezionato da una Onlus che si occupa di bambini (anche questo ha del miracoloso... non che sia poco generoso, questo no! Solo che questa scelta implicava fare una doppia fila: alla cassa e al banchetto dei volontari!) e l'adesivo di una nota libreria. Già sorrido, grata che non abbia scelto della biancheria intima... poi aggiunge che questa volta ha fatto centro, che il regalo è perfetto e che mi piacerà sicuramente!

"Bebè del mondo" di B. Fontanel e C. D'Harcourt

Ma forse dovrei fare un passetto indietro... avevamo parlato dei regali di Natale per tutta la famiglia e avevo espresso il desiderio che (da) quest'anno ci regalassimo qualcosa di più ...personale, intimo, ...pensato! Non volevo l'ennesimo maglione o il classico gioiellino, volevo qualcosa che sarebbe piaciuto solo a me! E devo dire che c'è riuscito! Con mia grande sorpresa ha colto perfettamente cosa intendessi e mi ha regalato, oltre ad un CD che, però, gli avevo fatto poco velatamente capire che mi sarebbe piaciuto, un bellissimo libro sul modo di accogliere i neonati nelle diverse culture. Ve ne parlerò appena lo avrò letto, al momento ho solo ammirato le splendide immagini.

E a voi com'è andata?

sabato 24 dicembre 2011

Natività

La festa viene a ricordare che siamo mammiferi, nati da madri che ci portano nei grembi. […]

Mammifera è Miriam/Maria. La sua maternità aggirò lo sposo, fu gravida di tutt'altro seme, dopo l'annuncio del messaggero ardente. […]

La festa celebra il bambino, la sua espulsione dal grembo, l'irruzione della prima aria nei suoi polmoni di pesce nella vasca materna. Ma festa maggiore è quella di Miriam/Maria che spinge e contrae il suo ventre nella notte invernale di Bet Lèhem, Betlemme, casa di pane. Suo figlio andava sfornato lì, lontano dalla Galilea, da Nazaret, suo domicilio. La festa è di Miriam/Maria, madre da viaggio. […]
 
Mammifera lei, moglie senza le nozze, vergine inseminata a voce dall'annuncio: secondo il Cristianesimo non conobbe gli abbracci. Però le doglie della partoriente sì, quelle senza risparmio, senza le anestesie miracolose e senza levatrici. Chi tagliò il suo cordone? La lesina di mastro Ioséf/Giuseppe, il punteruolo aguzzo con cui si buca il cuoio, utile in viaggio a riparare la cavalcatura, un sandalo, oppure lo tagliò il coltello per il pane? Un arnese la separò dal figlio. Miriam/Maria in quel punto non provò sollievo, ma una fitta, un anticipo di pena. […]

Lo allattò, non si sa per quanto, a quel tempo i poppanti si svezzavano tardi. Il figlio era quieto, non piangeva, così non c'era scusa per tenerselo in braccio e consolarlo di un brutto sogno, una ferita, un giocattolo rotto. Lo allattava più a lungo, per avere un motivo di abbracciarlo. […]


Tratto da Le sante dello scandalo di Erri De Luca, ed. Giuntina.
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Sarà un "caso" che sia stata scelta proprio Maria come madre del figlio di Dio? Ma, soprattutto, sarà un "caso" che Maria si sia comportata in un certo modo con Gesù, che l'abbia cresciuto nel rispetto e nella più completa fiducia (in lui e in se stessa)  contravvenendo a tutte le idee (e le leggi) del tempo?

E se fosse proprio questo il prodigio? "Una madre che crede fino in fondo nel suo bambino"...

A tal proposito, vi segnalo questo film di Guido Chiesa (consigliato anche da Michel Odent) che ho cercato tanto e ho poi inaspettatamente ricevuto in regalo in occasione del Battesimo di mio figlio, in un modo che mi ha resa ancora più grata (e incredibilmente piena di tutto questo Amore che continua a travolgermi da quando ho scoperto di essere mamma) di quanto già non fossi! Nemmeno questo può essere un caso...


"Io sono con te" di Guido Chiesa.

Qui trovate una splendida recensione del film e qui un'interessante discussione sempre sul sito Non Togliermi il Sorriso. E se non vi bastasse, qui ulteriori spunti sulla pedagogia di Maria.

Non riesco a trovare modo migliore per augurarvi

Buon Natale!!!

sabato 17 dicembre 2011

Mamma (papà, zio, vicino di casa...), me lo leggi?

"Me lo leggi?" di Giorgia Cozza, ed. Il leone verde.

Non so da dove cominciare...ok, dall'arrivo del pacco. Lo apro e lo mollo (quasi contemporaneamente) per correre all'inseguimento del Puzzolo che, nel frattempo, aveva cominciato a demolire casa dei nonni (tutta eh, è democratico!). A quel punto, sento dal corridoio la voce di mia sorella che legge: "Silvana, nonna di Nicolò, 6 mesi"...Wow!! Meglio del Libro delle Risposte, ha trovato subito la testimonianza di nonna Silvana (nostra madre)! (Se vi dico che al secondo colpo ha trovato quella di mio marito non mi credete, vero?)

Decido, quindi, di lasciare che mio figlio esplori lo spazio (in fondo, dicono che sia giusto così) e mi precipito a sfogliare il libro. Il cuore comincia a battermi...no, non (solo) perché siamo presenti in uno dei libri che (ne sono certa!) mi accompagnerà nei momenti che più anelo del mio prossimo futuro da mammina (le letture - e le coccole - prima della nanna, la sfiancante richiesta Me lo leggi? quando pensi che stia per crollare dal sonno...e tu con lui!). Scoprire le mie parole, le foto del mio bambino, immaginare (non l'ho mica letto tutto! Datemi un po' di tempo) che siano state accolte alcune mie piccole segnalazioni, ricordare che, nel momento esatto in cui mi veniva richiesta una testimonianza su un argomento in particolare, l'avevo già buttata giù e la stavo rileggendo (senza sapere se le sarebbe interessata) e scoprire di essere addirittura stata inserita nei ringraziamenti, mi ha davvero emozionata. E commossa.  

Mi è poi tornato in mente il momento in cui ho conosciuto Giorgia: aspettavo Il Puzzolo e cercavo suggerimenti di lettura ...non per me, per lui!
Mi ha risposto una tipa molto carina, gentilissima e chiaramente competente in materia (di libri, di bambini, di mamme), solo qualche mese dopo ho saputo chi fosse. E ho cominciato a tampinarla (solo sul web, per sua fortuna)! ;-P
A questo proposito (spero di non togliere valore all'enorme lavoro di Giorgia... credetemi, a parte queste poche righe il libro merita davvero!), vorrei postarvi una mia testimonianza che troverete all'interno del libro, un "pezzetto" della nostra storia...:


Ero partita con le migliori intenzioni… ma mi sono persa strada facendo. Durante l’attesa avevo letto che leggere ad alta voce una breve storiella o ripetere qualche filastrocca avrebbe creato un miglior contatto col nascituro. Meglio ancora se avessi ripetuto questo rito quotidianamente fino alla nascita. Pare che, una volta venuto al mondo, il piccolo sia in grado di riconoscere ciò che ha sentito frequentemente quando si trovava nel pancione. Ho cercato e ricercato qualcosa di adatto, qualcosa che mi attirasse, ma non ho trovato niente. I mesi passavano ed io non riuscivo “ad entrare in contatto” col mio piccolo. O almeno così pensavo.
Ogni tanto cantavo qualche canzoncina, senza troppa convinzione. Pare che certe canzoni siano più adatte di altre e che un certo tipo di musica agiti il bambino invece di rassicurarlo, così non riuscivo ad assecondare me e le mie sensazioni, i miei gusti. E forse anche quelli di mio figlio.
Nel momento in cui l’ho avuto fra le braccia, questo “blocco emotivo” è proseguito per qualche giorno. Finché una sera, durante il bagnetto, mia sorella non comincia ad intonare una canzoncina nella speranza che Nicolò si calmi. Improvvisamente mi tornano in mente i momenti in cui, da piccole, ci divertivamo a canticchiare La Tartaruga di Bruno Lauzi con la r moscia per imitare un nostro amico. Incredibile ma vero: Nicolò smette di piangere e ci osserva a metà tra l’incuriosito e il divertito. Da quel giorno questa è la nostra canzone jolly! Naturalmente mi sono fiondata a recuperare la versione cartonata e corredata di CD… ma mio figlio continua a preferire la mia!
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E dopo questo vergognoso esempio di autoreferenzialità, se siete alla ricerca di qualche regalo di Natale dell'ultimo minuto (ditemi che non sono rimasta solo io!!), sappiate che ci sono ancora alcune (pochissime) copie qui. Da gennaio sarà disponibile in tutte le librerie.

Rettifico: il libro, come prevedevo, è andato a ruba! Pazientate ancora qualche giorno e sarà nuovamente disponibile sul sito dell'editore e, dopo l'Epifania, in tutte le librerie.

Alla prossima!

venerdì 2 dicembre 2011

Il tempo dell'Avvento


Non ho mai avuto un calendario dell'Avvento, nemmeno da piccola. Fino a un paio di anni fa non sapevo nemmeno cosa fosse. Da quando faccio parte della blogosfera, ho scoperto una tale varietà di calendari che la metà basta!
Ci sono i calendari classici, con semplici finestrelle che si sollevano rivelando delle belle immagini, quelli di pannolenci, di cartone, o con calzini in cui riporre dei piccoli regalini da scartare ogni giorno in attesa dell'arrivo di Babbo Natale, e potrei andare avanti tutta la notte...
Ho già cominciato a pensare a quello che realizzerò l'anno prossimo per Il Puzzolo (sono già eccitata al pensiero!) ma, più della vastità di calendari da creare (o acquistare), è stato il significato che rivestono a colpirmi. L'Attesa.

Scrive Erri De Luca: "Solo le donne, le madri, sanno cos'è il verbo aspettare. Il genere maschile non ha costanza né corpo per ospitare attese. Risento l’aggravante di ignorare fisicamente la voce del verbo aspettare." In questo (e nella totale incapacità nello svolgere le faccende domestiche) sono incredibilmente mascolina!

Ho seguito un suggerimento su aNobii e ho cominciato una lettura che si concluderà, per l'appunto, a Natale. Proprio come un vero calendario dell'Avvento. Un capitolo ogni giorno. Ebbene, solo ora mi rendo conto della difficoltà nel non barare, nell'attendere il momento giusto per sollevare quella finestrella. La stessa difficoltà che avevo da piccola (e che, in realtà, mi perseguita ancora) nel non curiosare nei pacchetti così deliziosamente incartati e accuratamente riposti sotto l'albero. Ma, come dice Jostein Gaarder, sarebbe "un po' come rubare qualcosa a se stessi". E allora desisto.


Il viaggio di Elisabet di Jostein Gaarder, ed. TEA.


domenica 27 novembre 2011

Evviva! Evviva!


Oggi ho ricevuto un'anteprima (stupendissima!!!!!!!) che ha reso più reale un progetto al quale ho lavorato negli ultimi mesi e al quale tengo moltissimo per diversi motivi...curiosi? Per scaramanzia non posso ancora dirvi di più, spero di poterlo fare molto molto presto! ^_^

Incrociate le dita per me!!!

mercoledì 23 novembre 2011

My baby comes first!

Sì, avete ragione...non ci si comporta così! Se si prende un impegno lo si deve mantenere!

Questo post è il sequel della mia visione dell'allattamento al seno. E dico mia perché non voglio essere una di quelle mamme che allattano e si sentono migliori di quelle che non lo fanno. Questo post (e il precedente sullo stesso tema) nasce per chi vuole (fortissimamente vuole!) allattare il proprio bambino ma non sa che, al giorno d'oggi, in questa società a bassissimo contatto, non è facile come invece potrebbe (e dovrebbe!) essere*.

Ibu Robin Lim, l'ostetrica dai piedi scalzi, a tal proposito dice: "Una mamma che non ha allattato è una mamma che è stata lasciata sola". Ecco, in questo - forse - posso essere utile a qualcuno.

Non sono una consulente né un'esperta, sono solo una mamma che ha avuto la fortuna di incontrare le persone giuste e la tenacia di ricorrere ad esse (e di tapparsi le orecchie!) in un momento molto difficile. Ebbene sì, non si tratta solo di fortuna!**
Da qualche mese, quindi, ho deciso che non voglio più nascondermi per allattare, voglio abbattere questo muro di vergogna (ma per cosa poi???) e di pudore e pensare prima di tutto a mio figlio. My baby comes first! Per questo motivo chiedo scusa a tutti coloro che si sentiranno in imbarazzo nel vedere (di sfuggita, perché mica mi denudo in pubblico!) parte della mia mammella, ma non intendo cambiare l'ordine delle mie priorità.
My baby comes first!

Immagine gentilmente offerta dal sito: http://www.drmomma.org/

Vorrei approfittare dell'argomento per raccontarvi un simpatico aneddoto che riguarda la stessa adorabile bambina di cui vi ho parlato qui: stavo allattando Il Puzzolo "alla luce del sole" e, come accade solitamente in questi momenti, noto che ci osserva. Sua madre le spiega, allora, che stavo dando il latte a mio figlio e che anche lei, quando era più piccola, lo ha preso per qualche mese. A quel punto la piccola sorride e mi dice: "Anch'io ho le tettine!" E io comincio a sudare! Aiuto!!! Ora esce fuori il discorso che non è il caso che i bambini assistano a certe scene, ecc. ecc... ma, fortunatamente, non è quello che succede (sì, sono un pelino paranoica). Quando le dico che anche lei, quando sarà mamma, potrà fare lo stesso col suo bambino, mi risponde candidamente: "Ma io non ho quella maglietta!" ...

La maglietta in questione è, ovviamente, una di quelle specifiche per l'allattamento, perfette per i primi tempi di totale imbarazzo per chi non è abituata al topless (dopo un po' ci si abitua pure a quello e ti illudi che tuo marito veda anche quelle stangone in spiaggia come fossero mucche!). Sono scoppiata a ridere come una matta, per lei i miei capezzoli facevano parte della maglietta!!! ^.^

* Qui trovate un articolo molto divertente (se non fosse terribilmente vero) e, finalmente, corretta informazione!

**Consigli di lettura: A questo proposito, suggerisco Tutte le mamme hanno il latte di Paola Negri, ed. Il leone verde. Già il titolo dovrebbe destare la curiosità e la voglia di saperne un pelino di più sull'argomento.

giovedì 3 novembre 2011

Il racconto del mio parto...in edicola!

Udite, udite! Io, il Puzzolo e il Papi (che non è quel papi...) siamo su Dolce Attesa di novembre! Finalmente!!!
L'attesa, in questo caso, non è stata dolcissima... ma ne è valsa la pena!



No, non ho avuto una geniale idea imprenditoriale, né ho scritto il più grande romanzo italiano ma...


...cos'altro potrò mai fare di più grandioso nella mia vita?

Ringrazio ancora una volta Giorgia Cozza per questa bella opportunità, mi sono sentita accolta e sostenuta come nemmeno in terapia!
Grazie di cuore!!!

sabato 29 ottobre 2011

Lavori? Sì, faccio la mamma...

Vi siete mai accorti che voi siete quello che fate? Voglio dire, voi siete il vostro lavoro. Sì, perché la prima cosa che diciamo, quando ci presentiamo, è la nostra professione. Prima ancora dei legami di parentela, a volte addirittura prima del nostro nome. E chi, invece, ha scelto di essere altro?*
Ebbene, io ho scelto di dedicarmi a mio figlio. Il mio lavoro (quando ne avrò uno, visto che sono una precaria disoccupata) mi consentirà comunque di godermi mio figlio anche fra qualche anno ma, al momento, scelgo di fare la mamma a tempo pieno! Credete forse che qualcuno mi abbia fatto un applauso per questo?

La mia mamma sta con me di Claudia Porta, ed. Il leone verde.

Una volta era diverso, chi metteva al mondo un figlio aveva quasi il dovere, davanti al mondo intero, di mettere da parte se stessa e pensare esclusivamente a quella nuova vita. Adesso le cose si sono ribaltate.

Mi auguro di non venire fraintesa, la mia non è una crociata contro le mamme che tornano al lavoro, per scelta o perché non hanno altre possibilità. Mi sono solo resa conto di quanto poco contiamo noi agli occhi della società. Agli occhi dei nostri stessi mariti. Perché se non lavori non fai niente!
Se poi butti l'occhio su orizzonti ai quali non avevi nemmeno pensato prima, allora stai solo confermando che hai molto tempo libero e che di lavorare non hai nessuna voglia!

E l'entusiasmo che ti aveva invaso corpo e spirito fino a un attimo prima, si dissolve...

Lo so, sarà mio figlio a farmi la ola tra qualche anno (ok, non ci credo nemmeno io), e comunque quello che sto facendo lo faccio perché voglio farlo, perché credo che sia meglio per noi. Anche se un pizzico di sostegno (riconoscenza? ammirazione?) mi renderebbe tutto ancora più piacevole...ma non si può avere tutto, giusto?



*Evidenzio il verbo "scegliere" perché mi riferisco espressamente a chi può farlo, non a chi si trova costretto dalle circostanze (e, presumibilmente, non ne è nemmeno contento).

Consigli di letturaSempre con lui di Isabelle Fox, ed. Il leone verde e La mia mamma sta con me di Claudia Porta, ed. Il leone verde (le mie prossime ambitissime letture...seguiranno recensioni).

venerdì 21 ottobre 2011

A colazione servono delle regole!!

Da sempre sono ghiotta di cioccolata, in tutte le sue forme e varianti. Ne ho ingurgitata in quantità industriali in gravidanza (lo so, non si fa...ma ormai l'ho fatto!) e continuo ora che allatto (lo so, ma ormai...lo sto facendo!!). Fino ad oggi non ho mai dovuto nascondermi agli occhietti curiosi di mio figlio (quando avevo la mia cagnolina, il minimo rumore di posate o sportelli della cucina che si aprivano la faceva accorrere come una forsennata!)...appunto, fino ad oggi! Perché oggi è successo che il Puzzolo abbia "alluzzato" (termine siciliano per indicare che si è notato qualcuno o qualcosa particolarmente attraente) ...la Nutella!!! (si può dire?)
E io, madre fragilissima, di fronte a quello sguardo pietoso e irresistibile, ho ceduto! E' bastato un leggero colpo di linguetta per far scattare il colpo di fulmine! E' fatta! Sono rovinata!!!

Poi mi sono ricordata di una pubblicità che sta andando in onda in questi giorni...
Non sapevo che l'educatrice più famosa della TV fosse anche un'esperta in materia di alimentazione infantile! Ma, per una volta, potrò dire anch'io: "lo ha detto la tata!!!".

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Casualmente, ho appena scoperto una ricetta per farla in casa. Se qualcuno volesse sperimentarla...

INGREDIENTI:

160 g nocciole
150 g zucchero
200 g cioccolato fondente
100 g cacao amaro
200 ml di latte
120 ml olio di sesamo o di semi
un pizzico di vaniglia

PROCEDIMENTO:
  • Mettete le nocciole sulla placca del forno ricoperta di carta da forno o stagnola e fatele tostare senza bruciarle, controllate frequentemente.
  • Quando saranno tostate mettetele nel frullatore con lo zucchero e frullatele finissime. Frullatele finche’ non cominceranno ed emettere l’olio fino ad ottenere una sorta di pasta.
  • A questo punto unitevi il cacao e il cioccolato a pezzetti e continuate a frullare.
  • Mettete sul fuoco una casseruola con il latte e unitevi il composto di cioccolato e nocciole e la vaniglia, mescolate e amalgamate il tutto a fuoco non troppo alto. Aggiungete l’olio, mescolate e spegnete il fuoco.
  • Potete consumarla subito, ma se decidete di conservarla, mettetela nei barattoli sottovuoto.
Tempo di preparazione: 40 minuti circa.

Faccio prima ad andare al supermercato!! ;-)

lunedì 17 ottobre 2011

And the winner is...


Siore e siori, eccoci finalmente giunti al momento tanto atteso

…rullo di tamburi…

RATATAPLAN!!!

The winner is…

True Random
Number Generator
Min: 
Max: 
Result:  27
Powered by RANDOM.ORG

...Cinzia!!

Ti sarà recapitata a casa, direttamente dalle Poste Italiane, una copia di Bebè a costo zero della meravigliosa Giorgia Cozza!
  
Ecco a voi, per conoscenza, l'elenco delle partecipanti e il numero abbinato in base all'ordine cronologico di arrivo:
  1. Annetta.82
  2. Giulia
  3. Maddalena
  4. Igea (Micòl)
  5. Monia
  6. Cristina Faè Vecchi
  7. Carmen Melfi
  8. Maria Pia Mammadifretta Cannizzaro
  9. Stefy
  10. Serenella
  11. Fata Fatata
  12. Piukina
  13. Claudia
  14. Caty
  15. samantha dalmasso
  16. Giusy
  17. Annalisa
  18. Sve
  19. Santina Pocorobba
  20. Carmen Giveaway
  21. Laura Valzy
  22. Pink Angel (Autilia De Simone)
  23. Sabrina Mandracchia
  24. Morgana DeLarge
  25. Stefania
  26. vanesa
  27. Cinzia
  28. Alessandra
Purtroppo ho dovuto eliminare chi non ha lasciato nemmeno un'email per poter essere rintracciato in caso di vittoria. I'm sorry! :-(
Vi anticipo che, essendomi molto divertita con questo concorso, non mi fermerò qui...

Grazie a tutti per aver partecipato e alla prossima!!!

sabato 15 ottobre 2011

Benvenuti!!!!!!!!

E' con immenso piacere che vi mostro il mio nuovo spazietto virtuale!

Ora avete capito a quali novità alludevo? ;-)

Spero che questa nuova veste grafica, magnificamente (lasciatemelo dire) realizzata da DolceFaith vi piaccia! Io (c'è bisogno che ve lo dica?) semplicemente la adorooooo!!!!!!

Volevo qualcosa che fosse un po' più accogliente, luminoso e "serio", pur essendo sbarazzino. Volevo un blog che rispecchiasse un po' quello che sono, non solo nei contenuti.
In fondo, sono totalmente immersa in un mondo fantastico da quando c'è il Puzzolo, e volevo che trasparisse questo meraviglioso raggio di sole che mi scalda il cuore da oltre un anno!!!

Spero che faccia lo stesso effetto anche a voi...

Vi anticipo che lunedì procederò all'estrazione del vincitore del mio giveaway, stay tuned!

domenica 9 ottobre 2011

Nessuna nuova? Buona nuova.

Come molti avranno capito, non ho ancora proceduto all'estrazione del fortunato vincitore della copia di Bebè a costo zero! (A proposito, il concorso si è concluso al raggiungimento dei 50 followers, non fate i furbi!)
I motivi sono tanti, potrei dirvi che c'è un dispettoso gruppetto di folletti che si sta divertendo a farmi qualche scherzetto (come, ad esempio, istigare al

suicidio il mio povero pc!), o potrei semplicemente elencarvi questi: dovrei mettermi a scrivere tutti i partecipanti, controllare che abbiano fatto tutti i compiti a casa (cioè, aver seguito pedissequamente le istruzioni del concorso), andare a rivedere come si usa random.org e...naturalmente, andare ad informarmi sul piego di libri che, a quanto pare, qui in Africa non conoscono!!!! Quest'ultimo punto aggiunge quindi un'altra lista di (buoni) motivi per i quali state ancora aspettando...volete forse che mi faccia prendere a randellate proprio il giorno prima del compleanno del Puzzolo? Ebbene sì, domani il mio meraviglioso teppistello festeggia il suo primo compleanno!!! Spero che almeno questo vi renda un po' più magnanimi...

A presto!!

mercoledì 28 settembre 2011

Cunta che ti passa

Ospito, con grande piacere, nel mio piccolo blog questo evento promosso da Donneconlegonne, in occasione della Settimana Mondiale dell'Allattamento.

Ringrazio Micòl per il gentilissimo invito.

 
Picasso, Maternidad, 1905.


Domenica 2 Ottobre - SAM 2011 Donneconlegonne presenta:
CUNTA CHE TI PASSA
La Via Del Cerchio e L’arte Dell’Attenzione Squisita
Giornata di introduzione al cerchio e condivisione

Cosa succede quando qualcuno ci ascolta veramente? Senza interruzioni, senza consigli, senza analisi, senza paragoni. Con rispetto e amore.
Forse non ci accade da tanto tempo e lo abbiamo scordato.
Succede che riusciamo a scaricare le nostre emozioni.Scavalcare i nostri schemi.Ritrovare noi stesse al di là delle strategie che abbiamo innescato per proteggerci delle ferite subite.
Succede che apriamo il cuore e ritroviamo lucidità di mente.
Succede che da sole troviamo risposta alle nostre domande.E ci sentiamo potenti.

Il cerchio, forma tradizionale di comunicazione e di gestione dei conflitti, assicura, se condotto secondo le ‘istruzioni originarie’, uno spazio rispettoso e confidenziale dove potere aprire il cuore.
Il cerchio guarisce.
La pratica del co-ascolto arrichisce questa esperienza dando la possibilità di ...portarti il cerchio a casa!!!

Evento rifiuti zero

Ore 10,00 Accoglienza
Ore 10,30 – 12,30 Cerchio grande con una mini sessione di coascolto
Ore 12.30 14.30 pranzo
14.30 15.30 sessioni di coascolto
16.00 – 17.00 cerchio di condivisione
17.00 eusarimento giochi, canzoni, storie...

Dove: Contrada Cugni di Cassaro 41, Cassibile Siracusa

Chi: Mamme in attesa, mamme che allattano, mamme che non allattano e ...tutti gli altri perchè imparino ad ascoltare e dare sostegno...

Cosa portare: cibo da condividere, le stoviglie che vi servono per consumarlo, un offerta per il luogo, stuoie o tappetini per il cerchio, una felpa se pensate di fermarvi fino a sera.

Cosa NON portare: plastica usa e getta.

lunedì 26 settembre 2011

Ma come faccio a far tutto?

Semplice, non ce la faccio! Ho risposto più o meno così al contest della Mondadori che metteva in palio questo libro dal quale è stato tratto il film con Sarah Jessica Parker attualmente nelle sale.


Ma come fa a far tutto?

Ora, a parte il mio amore per Sarah Jessica/Carrie Parker, forse è meglio che alla Mondadori non sappiano che io quel libro...ce l'ho già! Eh sì, qualche anno fa me lo regalò il mio parrucchiere e io lo snobbai pure! (Infatti non l'ho ancora letto). Buon per voi, potrò utilizzarlo per un nuovo giveaway...

Ma torniamo al giveaway che mi ha vista vincitrice insieme ad altre 9 Original Women (ma forse c'è anche un uomo!), a ricevere una copia di Ma come fa a far tutto? di Allison Pearson sarebbero stati infatti i 10 commenti più originali. Quello che mi diverte maggiormente è che ho vinto proprio io che non ho risposto alla domanda!!!

Il contest recitava infatti: "Tutte le donne in carriera e mamme sono acrobate, che compiono evoluzioni ginniche e si destreggiano abilmente tra le difficoltà ogni giorno. E voi come fate a far tutto?"

Il mio commento è stato: E chi ce la fa? Forse solo Mary Poppins...ma lei non era mamma! ;)

Non vedo l'ora di dire a mio marito che c'è chi mi ha addirittura premiato per questa mia assoluta incapacità nel multitasking!!! Scommetto che vorrà spedirmi per un paio di settimane a casa sua...

Nel frattempo, conto di finire presto (anche perché lo sto divorando!) Ave Mary di Michela Murgia e dedicarmi a questa lettura un po' più amena.

Seguirà recensione.

lunedì 19 settembre 2011

Filastroccole...

L'amica non ci pensa minimamente ad andar via, per cui...oggi voglio regalarvi una filastroccola: una filastrocca che fa le coccole!

Dal sito Nati per Leggere: "Insieme al latte materno le filastrocche sono il nutrimento più sano e genuino per far crescere bene i bambini."

...E con me sfondano una porta spalancata! ^_^

"Recitare filastrocche non è solo scandire un ritmo, offrire nuovi suoni e nuove parole ad orecchie affamate d'ascolto, ma anche esprimere al bambino la volontà di comunicare davvero con lui, tenendolo in braccio o sulle ginocchia, guardandolo negli occhi, toccando e nominando parti del suo corpo" ...e, aggiungo io, mordicchiando parti del suo minuscolo corpicino!

Ho pensato, quindi, di condividere con voi questa bella filastrocca di Letizia Cella, opportunamente modificata nella variante maschile* per il mio Puzzolo:

Questo bimbo tutto nudo
me lo mangio fresco e crudo.
Incomincio dai piedini
belli rosa e tenerini
profumati di formaggio:
ed è solo il primo assaggio.
Dopo arrivo su al ginocchio
e vorace lo sgranocchio.
E' croccante, saporito,
ma il cosciotto è il preferito
e ne mangio a più non posso
rosicchiando pure l'osso.
Il suo morbido pancione
lo trangugio in un boccone.
Quanto è buono 'sto bambino!
Ho una fame io al mattino
che anche senza condimento
me lo pappo fino al mento.
E se arriva il suo papà?
Gliene lascio la metà.
                                  
                                       L. Cella, Mamma cannibale, Salani 1997


*(di mia invenzione, mi scuso sin d'ora con l'autrice...)

Buona settimana a tutti!

mercoledì 14 settembre 2011

Non se ne può più!


Ok, forse l'Universo ha qualcosa da dirmi... ma non potrebbe mandarmi un sms invece di tutte queste belle mazzate tra capo e collo??? Vi aggiornerò quando la mia amica (la sfiga) se ne sarà andata.
D'altronde, si sa, l'ospite è come il pesce... e lei sta infestando l'intero palazzo!!!

martedì 23 agosto 2011

In ospedale c’è un bambino che… Donagli un libro!

Oggi voglio invitarvi a partecipare a un'iniziativa che trovo davvero interessante e intelligente.
Sappiamo bene quanto un libro possa essere di compagnia, soprattutto se si è costretti a letto. Per questo motivo, la Fondazione ABIO Italia, in collaborazione con le librerie Giunti al Punto, ha realizzato il progetto In ospedale c’è un bambino che… Donagli un libro!

Presso 160 librerie di tutta Italia, e per tutto il mese di agosto, sarà possibile acquistare un libro - con sconto del 15% per chi aderisce all'iniziativa - e destinarlo al reparto di pediatria della propria città.


Il comunicato suggerisce inoltre di:

personalizzare il vostro dono con un messaggio,
testimoniando così la vostra vicinanza a tutti i bambini e adolescenti
che leggeranno il libro durante la loro permanenza in ospedale
.

Nelle città in cui è presente un’Associazione ABIO l’iniziativa sarà anche un’occasione per incontrare i volontari, che spiegheranno perché il libro è uno strumento così importante per favorire il benessere del bambino e dell’adolescente in un contesto ospedaliero.

Questa splendida iniziativa unisce la solidarietà alla cultura, chiedendo a tutti di fare un gesto di generosità per i bambini dell’ospedale della propria città. Grazie da parte di Fondazione ABIO e dei volontari ABIO di tutta Italia!
Carta dei Diritti dei Bambini e degli Adolescenti in Ospedale
Per informazioni: www.abio.org e www.giuntialpunto.it e qui trovate l'elenco delle librerie che aderiscono al progetto.

domenica 21 agosto 2011

(Brave) Mamme si diventa...

Come sapete sono entrata da poco nella blogosfera, probabilmente perché colpita da alcune mamme blogger davvero entusiasmanti. E Bismama è una di quelle che mi ha subito conquistata!

Tra le tante (forse troppe?) mamme blogger (alle quali mi sono aggiunta anch'io, tanto per non restare sola!) Serena Sabella è probabilmente quella che mi ha convinta di più. Forse non tutti sanno che ha da poco pubblicato un libro, Mamma non si nasce, che ho naturalmente acquistato approfittando di uno di quegli sconti incredibili in rete che ti fanno sentire tanto furba ma che, in realtà, ti fregano su tutta la linea perché compri anche quello che non avresti mai comprato solo perché scontato!!


"Mamma non si nasce" di Serena Sabella, Red Edizioni.

Ebbene, oggi voglio parlarvi di questo mio acquisto, perché ad ogni parola ho riso da sola come una scema nel mio angolino preferito...

Lo stile non ha niente da invidiare a quello della Kinsella...e, almeno in questo caso, vuole essere un complimento!
Non ci sono forzature nell'impronta umoristica, non si avverte il tentativo di essere simpatica a tutti i costi, le pagine di questo libricino ti trasmettono una gradevolissima sensazione di buonumore sin dalle prime righe.

Anche il formato è un punto a favore di questo testo, se fosse stato più grande mi avrebbe sicuramente scoraggiata e, probabilmente, avrei rinunciato a leggerlo in questo periodo da mamminafortunataadiunmeravigliosobimbodidiecimesichesiètrasformatoinunvivacissimotuppetto*!!
E invece ha rapidamente scalato la classifica dei libri che ho sul comodino. E poi è comodo da portare nella borsetta e tirare fuori quando il pupo è (finalmente) stremato dal sonno e tu sei in attesa del tuo turno dal parrucchiere! Ok, non è il mio caso... ma potrebbe esserlo visto che non avete foto che possano smentire la mia affermazione!

Un altro punto a favore dell'autrice è la scelta di non fare del libro una copia cartacea del blog! (Ultime pagine a parte...) E poi il diario ha sempre quel sottile fascino che ti acchiappa anche se fai di tutto per mostrare un atteggiamento di superiorità al gossip.

E, come in tutto il gossip che si rispetti, un po' di sana invidia ci sta. Bismama (alias Serena), infatti, ha davvero sposato IlMaritoIdeale, quello che tutte noi vorremmo aver accalappiato, quello che ti risponde educatamente anche dopo che lo svegli nel cuore della notte per la milionesima volta convinta di essere in travaglio e non quello che, mentre tu stai facendo il test chiusa nel tuo bel bagno con le piastrelle verdi (come suggerisce il feng shui), è spalmato sul divano a sonnecchiare.
Lo stesso che, quando corri per dargli la lieta notizia, quella che aspettava(mo) da mesi, mentre cerchi inutilmente di rianimarlo sussurrandogli all'orecchio "è positivo! è positivo!" all'ennesimo strattonamento ti risponde, senza nemmeno sollevare la palpebra ma solo leggermente un braccio, pronunciando un fiebile "e vai!" (Ed è sempre lui che, mentre sei in bagno a vomitare gli occhi in preda a un virus intestinale - e non a causa delle nausee di cui, per fortuna, non ho sofferto- non ti chiede nemmeno se hai bisogno di qualcosa, non so... un po' d'acqua, una mano sulla fronte, una telefonata al 118... No comment...)


Ma il racconto contiene anche le paure e i desideri di una futura mamma sul partochehosempresognato, l'allattamento, il temibile baby blues  e la vita che cambia ...irrimediabilmente!

Un'amica mi ha chiesto se questo libro facesse parte di quella "corrente" che - seppur con ironia - punta molto sulla "sopravvivenza" al bebè e alla maternità. La mia risposta è stata no. E aggiungo per fortuna!
Un figlio è per sempre, se decidi di compiere questo passo non puoi più tornare indietro e, soprattutto, non puoi (leggasi devi) "incolpare" lui (lei/loro) di non poter più avere la vita di prima.

Nel libro Serena racconta di una serata in cui pensava di poter usare la macchina del tempo e godersi un'uscita con le sue vecchie amiche. Le conosco bene queste uscite! Prima di avere il Puzzolo le mie amiche (tutte mamme) si lamentavano di non avere più tempo per loro stesse e, raramente, si concedevano una seratina tra donne. Le serate si somigliavano tutte: inizio euforico e, svoltato l'angolo, telefonata al marito/papi per sapere come stavano i cuccioli. Si proseguiva con un bicchierino in mano, fingendo nonchalance, e uno sguardo furtivo all'orologio. Seguiva, poi, l'ennesima telefonata a casa per sincerarsi che i cuccioli si fossero finalmente addormentati e ...via di corsa perché ancora svegli e pimpanti ad aspettare mammà!

Come dice la stessa Serena nella sua presentazione, questi nani provocano dipendenza, malattia che accomuna tutto il genere mammesco. Ma ...è davvero così terribile ammettere di essere follemente innamorate dei propri figli?


...Solo una cosa non ho capito: perché questo continuo riferimento al viagra femminile**...forse vuole diventare Trismama? ;)
 



* Trottola.


**Solo chi ha letto il libro capirà questo stupidissimo riferimento...abbiate pazienza, il caldo ha sciolto i miei ultimi neuroni!
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