giovedì 30 giugno 2011

Mma-mma-mma...

Ho aspettato un po' prima di scrivere questo post perché mi ero ripromessa che avrei segnato sul calendario il giorno in cui il Puzzolo avrebbe pronunciato le sue prime parole con cognizione di causa, invece...
Domenica siamo stati al mare, la sua prima volta, esperienza di per sé importantissima, ma qualcosa l'ha resa davvero speciale. Il 26 giugno, infatti, il mio amorino ha pronunciato per la prima volta mma-mma-mma ed io mi sono sciolta come neve al sole...
Mi è sembrato un suono talmente dolce pronunciato da quell'adorabile vocina che ancora adesso, a distanza di tre giorni, ogni volta che lo ripete mi squaglio letteralmente!
Sono andata a ripescare i miei testi universitari e scopro che questa non è la fase dell'acquisizione del linguaggio comunemente conosciuta come "lallazione"...no, la lallazione è la fase dei borbottii e gorgoglii, questa è la fase del balbettio, l'avvio nella specificazione della facoltà di linguaggio in una determinata lingua.
Che scoperta!!!





Già che ci sono vi riporto brevemente le cosiddette fasi prelinguistiche:
- la lallazione, quando il bambino ha all'incirca 3 mesi, consiste nella produzione delle consonanti velari come [k] e [g] e vocali alte come [i] e [u].
- il balbettio, quando il bambino ha circa 6 mesi e produce diverse vocali e consonanti come ad es. le fricative e le nasali. Si tratta di suoni caratteristici composti dall'unione ripetuta di una consonante e una vocale ("dadada", "bababa", "mamama"...). Di solito, in questa fase, il bambino è in grado di stare seduto con la schiena dritta.  


E così scopro che il Puzzolo ha da tempo superato la fase della lallazione ed è già in pieno balbettio. Da un (bel) po', infatti, ripete pa-pa-pa mentre la prima "parola" è stata da-da-da.


Ma chi l'ha segnato sul calendario???

giovedì 23 giugno 2011

È nato prima il ciuccio o la tetta?

La domanda ricalca l'annosa questione "è nato prima l’uovo o la gallina?"... ma la risposta, in questo caso, sembra essere scontata. Invece non lo è.
Ieri sera, dopo aver appreso la felice notizia che la piccola Alma è finalmente tornata tra le braccia di mamma Habiba, ho trovato un articolo sui motivi per i quali le due erano state separate. Mi si è accapponata la pelle!
Tra questi c'è l'assurda accusa di aver creato nella bimba la confusione di considerare - e utilizzare - il seno "come un ciuccio o un gioco" (anche a me è stata più volte rivolta la frase "Tuo figlio ti ha scambiato per un ciuccio!", come se il seno fosse un surrogato del ciuccio e non viceversa) ...e più procedevo nella lettura dell'articolo, più non riuscivo a credere ai miei occhi: Habiba ha sempre agito, istintivamente, come meglio non avrebbe potuto per il bene della sua bambina. Ma questo fortissimo istinto materno è costato caro a lei e alla piccola Alma!

Nel mio piccolo, anch'io ho vissuto la straziante separazione da mio figlio per due interminabili (miseri, al confronto con questa triste storia) giorni e il dolore, vi assicuro, è lancinante!

Per questo credo che sia necessario aderire a certe iniziative per sradicare una cultura che ci chiede insistentemente di delegare il nostro compito di genitori a oggetti (box, sdraiette...) o terze persone (baby sitter, asili nido...)*. Non si tratta solo di trasmettere la cultura dell'allattamento di durata normale, ma di prendere coscienza delle nostre competenze genitoriali, se non turbate da interferenze esterne. Si tratta di riconoscere e assecondare il bisogno (e non il vizio!) di contatto che ogni cucciolo, a qualsiasi specie o cultura appartenga, ha. E il desiderio (leggasi diritto), sacrosanto, di ogni mamma di amare incondizionatamente i propri figli.


Questa tenerissima immagine rinfranca i cuori di tutte noi... perché Todas somos Habiba!


Consigli di lettura: "E se poi prende il vizio?" di Alessandra Bortolotti, ed. Il Leone Verde (collana Bambino Naturale).



* Alla difficoltà di conciliare il ruolo di madre (e padre) con quello lavorativo in realtà come la nostra, voglio dedicare un post a parte.

martedì 21 giugno 2011

È faticoso frequentare i bambini...

Dopo il mio ultimo post ho ricevuto tante pacche sulla spalla...volevo ringraziarvi ancora una volta, e lo faccio qui perché Blogger ha deciso di farmi i dispetti e non mi permette di farlo come risposta ai vostri commenti! Grazie!!

Come ho già anticipato a qualcuna di voi, volevo regalarvi una meravigliosa poesia che una cara persona, e splendida mamma, mi ha dedicato dopo quella esperienza un po' traumatica...

L'autore è Janusz Korczak, scrittore e pedagogista polacco che morì nel campo di sterminio di Treblinka, insieme ai bambini del suo orfanotrofio. Definito, non a caso, il poeta dei bambini.

Dite:
è faticoso frequentare bambini.
Avete ragione.
...Poi aggiungete:
bisogna mettersi al loro livello,
abbassarsi, inclinarsi,
curvarsi, farsi piccoli.
Ora avete torto.
Di Janusz Korczak, il poeta dei bambini , qui in Blogosfere è stato pubblicato un bell'articolo in occasione della giornata della memoria. Perché questo scrittore e pedagogista polacco morì nel campo di sterminio di Treblinka, «insieme ai bambini del suo orfanotrofio».
Nei giorni scorsi circolava in rete questa sua poesia, bellissima, dal titolo E' faticoso frequentare i bambini:

Dite:
è faticoso frequentare bambini.
Avete ragione.
...Poi aggiungete:
bisogna mettersi al loro livello,
abbassarsi, inclinarsi,
curvarsi, farsi piccoli.
Ora avete torto.
Non è questo che più stanca.
E' piuttosto il fatto di essere obbligati ad innalzarsi
fino all'altezza dei loro sentimenti.
Tirarsi, allungarsi, alzarsi sulla punta dei piedi.
Per non ferirli.






Per tutti noi ...e per i nostri bambini!


Alla prossima!

sabato 18 giugno 2011

Bagnetto a tempo di musica...stonata!

Oggi ho portato il Puzzolo in piscina per la prima volta. Era un incontro di musicoterapia in acqua, una di quelle cose che mi entusiasmano. Tra l’altro sto scrivendo una tesina per un corso di counselling proprio sul potere della musica nella relazione mamma-bebè e l’occasione per verificare quanto stavo imparando mi sembrava perfetta.
Così non è stato. L’acqua era troppo fredda per un bimbo abituato ai suoi 36 gradi e così, dopo qualche tentativo di abituarlo alla temperatura e alla nuova esperienza, l’ho portato fuori dall’acqua. L’ho avvolto nel suo accappatoio che piangeva e tremava, amore mio, e ho cominciato a cullarlo e a cantargli qualcosa. Non ricordo cosa, forse erano solo note. L’ho attaccato al seno e si è addormentato serenamente tra le mie braccia.

A quel punto ho realizzato una cosa ovvia: la voce umana, della mamma in particolare, è musica per le sue orecchie! E così, mentre osservavo gli altri bimbi che godevano di quella lezione con le loro mamme e con i nuovi amichetti, io pensavo che avevo compiuto una violenza verso mio figlio, cercando di "omologarlo" agli altri. Mi sono odiata!
Poi ho fatto un ulteriore passettino nel mio brainstorming e ho pensato alla lettura ai (con i) propri piccoli. Forse solo oggi ho davvero capito l’importanza di questo “rito”, non si tratta solo di una buona abitudine da trasmettere per formare futuri lettori…è molto di più! Lo so, è evidente, ma io l’ho capito davvero solo oggi. La mia voce, nella lettura come nel canto, o nelle semplici parole di tutti i giorni, crea ogni giorno la nostra relazione. Soprattutto da quando lui comincia a chiamarmi, a rispondermi. È un canto a due voci che si mescolano tra di loro perfettamente.
Da domani non mi preoccuperò più di cercare di trasmettergli una mia abitudine, per quanto buona possa essere, ma solo di costruire con lui un rapporto basato sul rispetto (dei suoi bisogni e delle sue necessità) e la fiducia (su ciò che vuole comunicarmi, anche se non è esattamente ciò che mi aspetto), un rapporto tutto nostro. Solo così potremo muoverci insieme a tempo di musica…la nostra musica!

sabato 11 giugno 2011

Il piccolo lord(o)...

Finalmente è arrivata l'estate e il Puzzolo può sfoggiare dei completini "da strapazzo" degni di una sfilata della Forrester Creations ma, soprattutto, è finalmente a piedi nudi!!
Piedini meravigliosi (anche se forse dovrei parlare di piedoni visto che ho scoperto che non esistono scarpine con la suola morbida oltre la misura che indossa al momento ...e che sarebbe già ora di mettere da parte! Ma questa è un'altra storia...) che gli conferiscono un'aria selvaggia che adoro!!!

Con il caldo, però, oltre ai piedini nudi e le cosciotte appiccicaticce, il Puzzolo presenta una chioma che farebbe impallidire il mocio per antonomasia! Per chi non lo conosce, dico solo che è nato con un casco di capelli neri in testa che non gli sono mai caduti. E ora sfoggia un riportone che potrebbe facilmente vendere come parrucchino a un (paio di) Claudio Bisio figlio dei fiori... In più, lo Scirocco della mia zona rende questo parruccone un po' ribelle, sollevando le ciocche verso l'alto...praticamente la testa di mio figlio sembra un carciofo!
Ma, si sa, ogni scarrafone...e io non mi lamento di certo!

Così... oggi abbiamo trovato un nuovo soprannome al Puzzolo (anche se mai nick fu più appropriato, soprattutto ora!) e dal Piccolo Lord (o Piccolo Principe), titoli nobiliari attribuitigli quando risiedeva nel grembo materno (o addirittura solo nella mente materna), siamo oggi passati al Piccolo Rom che io, che non sono razzista, ho prontamente ribattezzato Piccolo Lordo!



Ok, non esageriamo!


Consigli di lettura: Visto che li ho citati..."Il Piccolo Lord" di Frances H. Burnett (in commercio esistono moltissime edizioni...io ho quella della BUR, che al titolo aggiunge Fauntleroy) e "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry (anche in questo caso le librerie traboccano di versioni ma, se siete fortunati, vi consiglio la versione pop-up, attualmente non disponibile ;P).

martedì 7 giugno 2011

Un'ottima idea regalo!

Volevo scusarmi con chi aspettava un resoconto del Battesimo del Puzzolo. Sono stata così presa da mille cose che non sono riuscita a scrivere qualcosa che trasmettesse la magia di quel giorno...se così possiamo chiamarla, trattandosi di un evento religioso!

Oggi, però, voglio parlarvi di uno dei regali che il Puzzolo ha ricevuto in quell'occasione e che è stato molto gradito anche dai nonni (soprattutto paterni*, tra poco capirete perché).
Si tratta di un Albero Genealogico personalizzato con il suo nome, i nomi dei suoi genitori (cioè noi!), dei nonni e dei bisnonni.

Un regalo davvero molto apprezzato da noi, ma anche da tutti gli invitati che hanno potuto ammirarlo!!
 
Ho avuto modo di sperimentare personalmente quanto un albero genealogico possa accendere la curiosità dei bambini sulla storia della propria famiglia. L'ho utilizzato anche di recente, a scuola, per insegnare i gradi di parentela in inglese e i bambini si sono divertiti un sacco a disegnare i vari rami, ad incollare le foto di famiglia, ecc...ma, soprattutto, a capire perché non tutti i cuginetti portano il loro stesso cognome!!

In questo caso si tratta di un quadretto appositamente ideato e disegnato per i bambini,  frutto di un’idea originale di Grazia Salvo (una donna dalle mille risorse!!) e distribuito unicamente dalla Libreria Mondadori di Augusta.

Approfitto di questo post per ringraziare ancora di cuore Grazia, Antonio e il piccolo Leonardo per questo splendido ricordo della sua famiglia che il Puzzolo avrà sempre sotto gli occhi!! ^.^

***
Se anche voi siete interessati a ricevere, o regalare, questo bel quadretto vi indico come fare per ottenerlo. Ecco i recapiti e le istruzioni:
Vi basterà compilare un modulo che potrete ricevere via mail (o prendere direttamente in libreria), fornire i nomi dei familiari e loro provvederanno ad inserirli nel disegno che verrà poi  stampato a colori  su cartoncino cm 30 x 40 da 180 mg con risoluzione fotografica.
Il quadro viene spedito insieme ad una pergamena che offre una chiave di lettura dei simboli contenuti nel disegno.
Questa è l'e-mail per ricevere tutte le informazioni e richiedere il vostro Albero Genealogico: libreriamondadori.augusta@hotmail.it
Ah, per tutto giugno è in offerta al prezzo di € 13,00! Direi che conviene approfittarne!!! ;)







Volevo anche scusarmi con chi ha lasciato un commento in questi giorni...non so cosa sia preso a Blogger ma non riesco a rispondervi! Non sono sempre così maleducata, giuro!
I'm so sorry!! :(


* Per chi non ci fosse arrivato da solo, il motivo per cui mio padre ha apprezzato questo bel regalo un po' meno di mio suocero, è il fatto che ancora non si da pace di non aver potuto dare il proprio cognome (che, per la cronaca, è moooooolto più bello di quello di mio marito!) al suo adorato nipotino...ma magari di questo parleremo in un altro post.

Alla prossima!
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