lunedì 24 dicembre 2012

Regali last minute...e non solo!

Ok, sono terribilmente in ritardo ma c'è ancora qualche ora prima della mezzanotte e non mi direte che avete già preso tutti i regali!!!
 
Per chi, come me, nonostante i mille buoni propositi si riduce ogni anno all'ultimo minuto, ecco qualche suggerimento last minute.
 
Ho scelto tutto perfettamente in linea con queste festività perché, se è vero che il Natale è ormai diventato una festa consumistica, non dobbiamo comunque dimenticare il vero spirito che dovrebbe animare questi giorni e sta a noi trasmetterlo ai nostri piccoli.
 
Partiamo quindi da loro: 

 
Raccontini per Natale, delle Edizioni Usborne, Christmas pop-up, un piccolo libro del grande Sabauda e Il Piccolo Babbo Natale di Anu Stohner e Henrike Wilson.


Passiamo a un grande classico, Un canto di Natale di Charles Dickens, proseguiamo con In nome della madre del mio amatissimo Erri De Luca (vi ricordo che esiste anche in verisone audiolibro) e un piccolissimo libretto di Henry van Dyke, L'Angelo di Natale.

 
Durante queste serate di festa, ho intenzione di legare mio marito al divano e costringerlo a farmi compagnia, queste sono le mie proposte: l'intramontabile classico (da me adorato) Il Piccolo Lord, un altro classico che quest'anno non ho intenzione di lasciarmi scappare, La vita è meravigliosa e un film che ho amato in un modo che non riesco a descrivervi...Io sono con te. 

 
E per finire, una bella colonna sonora: le più belle canzoni di Natale dalla splendida voce di Céline Dion e da un artista francese che ho scoperto da poco, Tino Rossi.
 
A questo punto, vista l'ora, non mi resta che augurarvi
 
BUON NATALE!!!


mercoledì 19 dicembre 2012

La Corona dell'Avvento


Come vi avevo promesso qui, ecco il risultato finale della meravigliosa ghirlanda realizzata da Manu Made:



E grazie a Manu ho scoperto anche la Corona dell'Avvento. Come? Non la conoscete nemmeno voi? Allora rimediamo subito...
 

L’Avvento è un tempo di preparazione spirituale al Natale, un tempo di attesa e di preghiera. La corona d'avvento nasce come simbolo pagano, che successivamente è stato adottato dalla cristianità, come simbolo dello scorrere del tempo.
Essa ha la funzione di annunciare l'avvicinarsi del Natale soprattutto ai bambini. Questa tradizione si è trasformata in un simbolo dell’Avvento nelle famiglie cristiane.
 
La corona dell'Avvento ha una forma circolare. Il cerchio è un segno di eternità e unità; qui indica il sole e il suo ciclo annuale, il suo continuo riprodursi, senza mai esaurirsi; esprime bene il riproporsi del mistero di Cristo. Come l'anello, la fede matrimoniale, che è tutto un continuo, la corona è anche segno di fedeltà, la fedeltà di Dio alle promesse. Dato questo suo significato la corona di Avvento deve mantenere la sua forma circolare e non divenire una qualsiasi composizione floreale con quattro candele.
 
La corona è inoltre segno di regalità e vittoria. Nell'antica Roma si intrecciavano corone di alloro da porsi sul capo dei vincitori dei giochi o di una guerra. Anche oggi al conseguimento della laurea viene consegnata una corona di alloro. La corona di Avvento annuncia che il Bambino che si attende è il re che vince le tenebre con la sua luce (le candele). I rami sempreverdi dell'abete o del pino che ornano la corona sono i segni della speranza e della vita che non finisce, eterna appunto.
 
Le quattro candele si accendono una per volta durante le quattro domeniche di avvento e simboleggiano la luce in mezzo alle tenebre: la salvezza portata da Gesù Cristo.
 
La prima candela si chiama Candela del Profeta. Ci rammenta che molti secoli prima della nascita del bambino Gesù, uomini saggi chiamati profeti predissero la sua venuta.
La seconda candela, chiamata Candela di Betlemme, ci ricorda la piccola città in cui nacque il nostro Salvatore.
La terza candela è chiamata la Candela dei Pastori, poiché furono i pastori ad adorare il bambino Gesù e a diffondere la lieta novella.
La quarta candela è la Candela degli Angeli, per onorare gli angeli e la meravigliosa novella che portarono agli uomini in quella notte mirabile. Sebbene non possiamo vederli né sentirli, sono ancora gli angeli che ci portano il messaggio di Dio con pensieri d'amore e di pace, di gioia e di buona volontà.
 
Le candele vanno accese una per settimana, al sabato sera o alla domenica, quando tutta la famiglia è riunita. Di solito l'accensione è riservata al più piccolo, proprio perché questa tradizione è nata per preparare i bambini al Natale. Durante la settimana si possono accendere le candele (una per la prima settimana, due per la seconda ecc.) quando si prega o si mangia insieme, quando arriva un ospite…
 
Ed ecco la nostra Corona dell'Avvento:
 
 
 
Appuntamento a venerdì con i miei consigli last minute per i regali di Natale...
 

domenica 16 dicembre 2012

Ghirlanda centrotavola di Natale

 
Qualche giorno fa mi imbatto in una foto su facebook di un lavoretto - semplicemente meraviglioso - realizzato da una vecchia conoscenza virtuale, Manu Made. Oggi scopro casualmente che Manu ha addirittura creato un tutorial e mi ha gentilmente concesso il permesso di pubblicarlo sul mio blog in modo da renderlo disponibile anche a chi non è su fb.
 
Passo la parola all'artista...e ditemi se non è una meraviglia!
 
Occorrente:
Una base per ghirlanda, potete farla da voi o prenderne una di quelle in commercio, ne esistono di ogni tipo e dimensione, attenzione a quando la scegliete, poichè ce ne sono alcune che vanno interamente ricoperte, e altre visivamente gradevoli che possono restare anche scoperte in parte. Io ne avevo in casa una di ogni tipo, una in paglia da ricoprire interamente, e una in tralci di vite. Ho optato per la seconda, quindi la decorerò solo, senza foderarla interamente.

Ghirlanda in paglia

Ghirlanda in tralci di vite
Ho scelto come decorazione delle stelle di natale con foglie di vari colori, nella foto ne vedete di tre verdi diversi, poi uno in fase di ultimazione l'ho eliminato, creava troppa confusione! Per il centro della stella di natale ho usato delle stelline in legno, che ho ricoperto prima con una vernice corante e poi "puntinato" con un pennarello oro, per dare l'effetto delle palline del pistillo.




Per i fiori e le foglie ho usato del feltro, si trova in qualsiasi merceria. Per ritagliare le forme ho usato la Big Shot, ma potete anche ritaglierle a mano, fino a un paio di settimane fa lo facevo anche io, si può fare!


Il risultato finale del fiore, una volta cucito in modo da diventare lievemente tridimensionale, e applicata la stella centrale con la colla a caldo, è questo:


Sono poi passata a lavorare le foglie, incollandole a caldo in gruppi di tre, e chiudendole dietro con un punto metallico creato con filo sottilissimo, per evitare che si staccassero.


 
Quindi ho incollato tutto a caldo sulla ghirlanda, ed ecco il risultato!




Che ne dite? Avevo ragione? E per ammirare il risultato finale vi do appuntamento al prossimo post, ho una piccola sorpresina per voi...

sabato 1 dicembre 2012

Dicembre!!! Comincia il conto alla rovescia!

Ecco, ci siamo! Dicembre è arrivato e mi sono resa conto di non aver provveduto al problema nanomaleficoimpazzitoperqualsiasicosaabbiaunaformasferica e quindi il mio albero (che avrei voluto fare oggi!) resterà nudo come un verme!!
 
Avrei potuto cercare qualche addobbo in legno o pannolenci, avrei addirittura potuto provare a crearne io qualcuno (sul web ho trovato milioni di tutorial) ma...siamo a dicembre e non l'ho fatto.
 
Tentando disperatamente di darmi un contegno, cercherò di soffrire in silenzio e di mostrarvi invece il nostro calendario dell'avvento.
 
Naturalmente non l'ho fatto io ma la nonna Angela :P e, visto che forse è un po' presto per IlPuzzolo, lo apprezzo io per lui! ^_^
 
Anche in questo caso tutte le mie buone intenzioni sono andate a farsi friggere...avrei voluto organizzare una specie di caccia al tesoro inserendo un bigliettino dentro ogni taschino del calendario per scovare un piccolo tesoro al giorno (matite colorate, librettini, ecc...) ma...
 
Ok, è meglio se passo alle foto.
 
 
 
 
 
Purtroppo non posso mettere un tutorial né sono in grado di spiegarvi precisamente com'è realizzato, posso solo dirvi che è un po' imbottito e i contorni dei disegni sono cuciti (in questo caso con un filo dorato) in modo da creare un effetto in rilievo.
 
Vi piace? Aspetto di vedere i vostri e magari prendere qualche spunto/appunto per il prossimo anno... -.-

Alla prossima!

martedì 20 novembre 2012

Piccolo promemoria...


20 novembre:
 
Giornata Internazionale dei Diritti dell'Infanzia e
 
dell'Adolescenza.





Questo è quello che è successo nella mia città.

Naturalmente la mia scuola non ha partecipato.

martedì 13 novembre 2012

Si sta come d'autunno...

 
Oh mamma! Cos'è successo qua?!
 
Sono davvero passati tutti questi mesi dall'ultimo aggiornamento? E che ho fatto nel frattempo??
In realtà ne avrei di cose da raccontarvi...spero di riuscire a farlo con una certa continuità d'ora in poi.
 
Un paio di amiche mi hanno fatto notare che è un vero peccato mollare così e qualcosa dentro di me si è svegliato.
 
Già una volta vi avevo confessato che avevo un po' perso l'entusiasmo iniziale, che qualcosa aveva cominciato a "pesarmi"...ma non voglio abbandonare! Dovete sapere che è uno dei miei maggiori difetti, abbandonare le cose dopo la fase dell'innamoramento. Per fortuna questo mi succede solo con le "cose", non con le persone.
 
Ad ogni modo, il fatto di aver utilizzato il termine abbandono mi ha fatto tornare in mente una miriade di pensieri...
Ho sempre considerato l'abbandono un qualcosa di negativo (abbandonare un cane, abbandonare un progetto, abbandonare un figlio...non in ordine di importanza, naturalmente!), e potremmo aprire un dibattito che durerebbe settimane se affrontassimo l'argomento scavando nelle sue molteplici sfaccettature (vedi il lutto o la Teoria dell'attaccamento).
Ma non è quello che intendo fare adesso. Quello che voglio passarvi ora è un pensiero che ho "scoperto" sulla mia pelle durante un seminario di psicologia e cioè che questo termine può avere anche un'accezione positiva: non ci si abbandona forse all'altro quando ci si innamora?
 
E' da qui che voglio ripartire! Ed è con questa immagine che vi accolgo nuovamente nel mio piccolo spazio, un'immagine che richiama la grafica del mio blog ma che la supera infinitamente.
 
L'autunno e i suoi colori...
 
 P.S. Tanti auguri al mio maritino per il suo strampalato compleanno...
 
Tornate a trovarmi!
 

 

martedì 31 luglio 2012

Benvenuta amore de zia!!! ♥


Ritorno su questi lidi per condividere con voi una grandissima gioia...

sono diventata zia!!!




La mia adorabile nipotina, figlia della mia amatissima - e cazzutissima - sorellina, si chiama Beatrice e ha scelto di venire al mondo il 6 luglio 2012!

Il come lo tralascio, almeno per il momento...

Capite bene che ho altro da fare... ^_^ oltre al fatto che mio figlio si è trasformato in un piccolo teppista!


Ecco la poesia che ho dedicato a due delle donne più importanti della mia vita:

Il bambino chiama la mamma e domanda: "Da dove sono venuto? Dove mi hai raccolto?"
La mamma ascolta, piange e sorride mentre stringe al petto il suo bambino.
"Eri un desiderio nascosto dentro al cuore."

                                                                                 (R. Tagore)


♥   ♥   ♥



venerdì 29 giugno 2012

29 Giugno: Giornata "NO ESTIVILL"!!!

Volevo aspettare la sua pubblicazione ma oggi mi sembra decisamente la giornata più adatta per presentarvi questo libro. Perché oggi, 29 giugno, per chi non lo sapesse è la


E quale migliore occasione per parlarvi di un libro che è esattamente la sua antitesi?

L'autrice, Claude-Suzanne Didierjean-Jouveau, è Consulente de La Leche League France, di cui è stata presidente nel 1990, e caporedattrice della rivista Allaiter aujourd’hui!. Ha pubblicato numerosi libri sull'allattamento, la nascita naturale, il portare i bambini, la genitorialità e il sonno condiviso.

Io ho avuto l'enorme piacere di tradurre questo fantastico testo, edito da Coleman Editore, che si intitola (guarda caso):


La pratica del sonno condiviso è spesso oggetto di critiche, disapprovazione e paure.

Nel nostro caso non l’avevamo scelta a tavolino, è capitato, ed è stata la nostra salvezza! Dopo i primi giorni in cui non facevo che andare a controllare che mio figlio respirasse o prenderlo per la poppata, un allontanamento forzato mi ha aperto gli occhi... e il cuore. 

Questo testo di Claude-Suzanne Didierjean-Jouveau ha confermato quello che il mio cuore mi diceva e adesso posso mostrarlo a tutti coloro che storcono il naso quando scoprono che nostro figlio dorme con noi.

Nell’introduzione l’autrice presenta un termine, cododo*, che, d’accordo con l’editore, abbiamo scelto di lasciare invariato. Non tanto perché non esista un termine corrispondente nella lingua italiana, quanto piuttosto perché, così come molti termini mutuati da altre lingue sono entrati a far parte della lingua italiana, arricchendola, riteniamo che anche questo meriti la medesima accoglienza. E poi rimanda perfettamente la dolcezza del dormire insieme...


*Il termine indica il dormire insieme e si pronuncia “cododò”, con l’accento sull’ultima sillaba.

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E, tornando all'argomento di oggi, ecco cosa pensa l'autrice di questo fantomatico "metodo":

Secondo me, lo scopo di questo metodo crudele è chiaro: non si tratta tanto di insegnare ai bambini a dormire quanto ai genitori ad ignorare i richiami dei loro figli e a reprimere la loro naturale tendenza a rispondere senza indugio.


E voglio concludere con le parole del mitico Carlos González (autore dell'imperdibile

Spero che questo libro di Claude Didierjean-Jouveau serva a portare a questi genitori un po’ di speranza, a dire loro che non sono soli, che la maggior parte di noi, da bambini, ha dormito con i genitori e la maggior parte dei genitori ha dormito con i propri bambini da che mondo è mondo.
 
Spero che nessun altro genitore si veda costretto a sacrificare la propria felicità e quella dei suoi bambini sull’altare di qualche esperto.


                            

E adesso qualche link importante e molto interessante:

Qui un illuminante articolo della psicologa Alessandra Bortolotti che smonta pezzo per pezzo il caro Estivill e il  suo - nemmeno così originale - "metodo". 


Qui trovate anche un gruppo su facebook, creato dalla stessa D.ssa Bortolotti, che indica chiaramente la pericolosità del "metodo" e fornisce un valido aiuto a chi nutre ancora qualche dubbio in proposito.


Qui un bell'articolo di Giorgia Cozza che affronta l'argomento dal punto di vista esclusivamente linguistico fornendo un'attenta analisi del testo "Fate la nanna".

Questo post partecipa ai Venerdì del libro.

lunedì 25 giugno 2012

Mi scappa la pipì!!



Credo che questa foto parli da sola ma, visto le decine di commenti che ho ricevuto dopo averla pubblicata su facebook, forse è il caso raccontare com'è andata...


Dieci giorni fa prima prova vasino.
Lo spoglio per evitare che l'idrante impazzito faccia troppi danni e lo metto lì.
Due, tre secondi e si alza, poi comincia a liberarsi (sul pavimento) cercando di acchiappare lo spruzzo di pipì con le dita... Direi che è stato un flop!!

Per pigrizia (mia!) ho insistito solo un altro paio di volte e poi ho ceduto. Abbiamo tutta l'estate davanti! ;-)

Stamattina, ancora nel lettone, gli ho chiesto se doveva far pipì e lui ha risposto: "Visino!"  Balzo giù dal letto incredula, lo porto in bagno, gli tolgo il pannolino (e anche tutto il resto...non si sa mai!), lui si siede e... la fa!!!

La mia reazione potete vederla voi stessi...e come voi l'hanno potuta vedere tutte le persone che ho taggato stamattina :-P Nemmeno si fosse laureato! (Anzi, quasi quasi propongo all'Enel di ideare uno spot sullo spannolinamento...)
Quello che è successo dopo, in rete, è inenarrabile...

Vi dico solo che una mamma mi ha scritto - a caratteri maiuscoli - che la sua bimba, vedendo questa foto, si era finalmente decisa a farla nel vasino! ^_^

Questo è un miracolo!!
E, come tutti i miracoli, non si è più ripetuto...


Consigli di lettura: In tutto questo mi sta aiutando questa "fresca" lettura e la sua autrice: Via il pannolino! di Elena Dal Prà, ed. Il leone verde.

venerdì 8 giugno 2012

L'ange de Grand-Père (L'angelo del nonno) ...

Ho cercato questo libro per mari e per monti ma - naturalmente- è fuori catalogo (mi ripeto: perché Salani? Perché??!!!) ma non mi sono data per vinta e... l'ho preso in francese! ;-P

Ormai l'avete capito, gli angioletti mi fanno star bene e infatti sono circondata da statuine, libri e immagini che li raffigurano.

Ma adesso mi sembra davvero evidente che stiano cercando di dirmi qualcosa con insistenza (si vede che sono un po' dura di comprendonio!), ma loro sanno aspettare...



Questo piccolo, delicato libro di Jutta Bauer vuole trasmetterci un messaggio preciso: non siamo soli! 
Mai.

Sarebbe bello se anche noi trasmettessimo questo messaggio confortante ai nostri piccoli, proprio come fa il nonno al suo nipotino. Il suo ultimo insegnamento, il più importante!


Isabella Paglia, autrice di libri per bambini, nel suo blog lo descrive così:

Il suo formato è da borsetta il suo contenuto è da valigia!

E come darle torto! In poche pagine Jutta Bauer ci mostra un'intera vita, ci pone davanti alla guerra e all'antisemitismo, ai piccoli pericoli quotidiani e alla vecchiaia, alla solitudine e alla morte... 

E non è confortante sapere che, in ogni momento della nostra vita, c'è qualcuno pronto a tenderci una mano? O, semplicemente, qualcuno sulla cui spalla possiamo appoggiare le nostre teste stanche...




Fate una prova: invece di arrovellarvi il cervello per trovare una soluzione, provate a non pensarci affatto... Andate a letto e chiedete al vostro angelo di farvi trovare la strada giusta per risolvere il problema che vi affligge. L'indomani state bene attenti ai segnali che riceverete, vedrete che la soluzione vi apparirà "da sola"!

Provateci!



N.B. Visto l'interesse che questo piccolo grande libro ha suscitato in tanti di voi, vi segnalo anche le traduzioni in inglese (grazie a Palmy per avermelo fatto notare), spagnolo e tedesco.

 
P.S. Se doveste riuscire a trovare l'edizione italiana, fatemi un fischio! Ho una serie di amici a cui vorrei regalarlo...

Con questo post partecipo ai Venerdì del libro.

venerdì 1 giugno 2012

Ma...voi lo sapete cos'è un vombato?

Oggi avevo in mente tutt'altro genere di libro da consigliarvi, ma il periodo è quello che è e questo piccolo capolavoro è riuscito a sollevare gli angoli della mia bocca... direi che non è poco!

Tra l'altro si tratta di un libro cult, uno di quelli che, se riuscirete a trovarlo, entrerà a far parte di quelle piccole cose di cui potete vantarvi con gli amici (almeno con quelli non troppo simpatici)!


Come al solito, l'apparenza inganna e questo gioiellino che sembra destinato ad un pubblico mooooolto giovane me lo tengo stretto! Come direbbe il Puzzolo... mio!!!


 
Sto parlando di Ma tu lo sai cos'è un vombato? Ed io confesso che non ne avevo la minima idea prima di conoscere questo libro che ho scoperto grazie ad un'altra recensione (la migliore delle pubblicità, ormai ne abbiamo la certezza!) di una scrittrice che stimo molto (per cui vale doppio!): qualche mese fa, infatti, Michela Murgia scriveva sulla sua pagina facebook che aveva sognato vombati alla sua porta tutta la notte e si era svegliata con un irresistibile desiderio di comprare carote e lasciarle in veranda...


La curiosità, si sa, è femmina (ma è anche delle scimmie... O.o) e non ho trovato pace finché non ho scovato l'unico esemplare in commercio di questo simpatico animaletto in via d'estinzione (ma perché continui a farci soffrire Salani? Perché???!!). 

Mi auguro che voi siate altrettanto fortunati!

Buona notte!!!

Con questo post partecipo ai Venerdì del libro e qui trovate tutti i miei post che hanno partecipato finora!

giovedì 31 maggio 2012

In Emilia piovono libri!!

Leggo dal blog di (dove troverete ulteriori dettagli) e non posso che condividere ...e partecipare:

 

COMUNICATO STAMPA 

 (aggiornato)*

   

Ferrara, 31 maggio 2011
Grande successo per l’appello rivolto alle case editrici affinché inviino libri per bambini, ragazzi e adulti nelle tendopoli del territorio ferrarese e non solo. L’iniziativa è organizzata da Ufficio Stampa Ferrara, di Camilla Ghedini, in collaborazione con Vetrine&Vetrine, di Fabrizio Berveglieri. All’appello hanno aderito la Mondadori, Baldini&Castoldi, Salani Editore, Il Mulino, La Linea, Book Editore, Odoya e Meridiana Zero, agenti letterari e scrittori del calibro di Roberta Lepri, il Rotaract Club Ferrara, Ibo Italia, associazioni, privati, insegnanti, non solo ferraresi. «Arrivano telefonate e mail da ogni parte d’Italia – conferma Ghedini -, da Udine, Mestre, Firenze. Solo domani è previsto l’arrivo di oltre 2mila testi, altre migliaia nei prossimi giorni. Per questo l’intenzione è quella di distribuirli, coordinandoci con la Protezione Civile, a tutte le tendopoli oggi presenti». Grande generosità hanno dimostrato i ferraresi, «in decine hanno chiamato per poter dare il loro contributo e sapere dove effettuare la consegna». Ben accetti sono ovviamente anche libri usati. I testi vanno inviati a Camilla Ghedini, Ufficio Stampa Ferrara, presso Vetrine&Vetrine di Fabrizio Berveglieri, via Calvino 28/A, 44122 Ferrara. La sede di Vetrine&Vetrine funge da centro raccolta. Saranno tenuti i dati di ogni donatore, che potrà verificare il ricevimento e la bontà dell’operazione. «Uno sforzo – chiudono Ghedini e Berveglieri - chiediamo anche alle biblioteche e alle librerie». Info, info@ufficiostampaferrara.com, cell. 335/454928.  Per le case editrici, è prevista la cessione gratuita di prodotti editoriali ai sensi del D.M. n.264 del 25/05/2001.





Già a seguito del terremoto a L'Aquila erano state attivate iniziative simili alle quali non ho partecipato... è il momento di rimediare! 

Regalare un libro è molto più che un semplice gesto d'affetto. Un libro che abbiamo amato, che abbiamo scelto tra tanti, parla di noi, della nostra vita, dei nostri sogni.

Per questo vorrei aggiungere una piccola perla a questa già splendida collana... scriviamo una dedica, una piccola frase che ci rappresenta o semplicemente un messaggio che vogliamo inviare ai nostri connazionali in difficoltà.

Un modo come un altro per far sentire loro la nostra solidarietà (intesa come sentimento di "fraternità universale" e non come elemosina)!!


*Ringrazio la gentilissima Camilla Ghedini per gli aggiornamenti.

venerdì 25 maggio 2012

Posso guardare nel tuo pannolino?

Lo confesso: questo libro non mi attraeva affatto, ne ho presi altri sull'argomento (Chi me l'ha fatta in testa? o Basta pannolino! tanto per farvi capire il mio scetticismo) e pensavo che non avrei potuto aggiungere nulla di nuovo (e, soprattutto, di egual valore) alla libreria del Puzzolo ma, complici i tre giorni di sconti, avevo bisogno di aggiungere qualcosa per non pagare le spese di spedizione e...


Ecco che arriva a casa nostra Topotto e la sua simpatica invadenza! Si perché in Posso guardare nel tuo pannolino? Topotto non è solo curioso, è un vero ficcanaso!! Arriva addirittura a chiedere a tutti i suoi amici animali se può dare un'occhiata dentro il loro pannolino... ditemi se, ad una richiesta del genere, non l'avreste immediatamente cancellato dai vostri amici su facebook!


Ma la bellezza di questo libro (che non è "piccolo" come pensavo ma un bell'albo illustrato) risiede soprattutto in una semplice quanto geniale trovata...


...i pannolini possono essere aperti direttamente dai lettori! E questo rende anche noi dei voyeurs!!

Non è un'idea fantastica?

Per finire, ma è davvero l'elemento meno importante del libro, il messaggio è naturalmente rivolto a chi ha difficoltà ad abbandonare il pannolino... e vedrete in che modo Topotto ci riuscirà!

Non l'ho ancora sperimentato sul Puzzolo, è arrivato solo stamattina e non abbiamo ancora cominciato il programma di spannolinamento ma confido in lui! ;-)


N.B. Sull'argomento vi segnalo anche Via il pannolino! di Elena Dal Prà, ed. Il leone verde.
 
 
Questo post partecipa ai Venerdì del libro.

venerdì 18 maggio 2012

Venerdì del libro: Solo per amore

Anche questa settimana, per i nostri Venerdì del libro, ho accolto il suggerimento del Puzzolo e vi propongo il libro del momento: Solo per amore di Sabina Colloredo.



L'ho acquistato durante l'attesa e si sta rivelando una scelta graditissima. Dal Puzzolo e da me.

Un libro speciale: non solo per il dolce e rassicurante messaggio (la relazione - e l'amore - con la mamma continuerebbe ad esistere anche se il piccolo tucano si trasformasse in una cascata!) ma anche per il formato a fisarmonica ...e le dimensioni!



Questo libro, infatti, si legge davanti e dietro, poi si dispiega e raggiunge i 4 metri!!!  (Ma esiste anche una versione "compatta" che si ferma a un metro).

Le illustrazioni (e i colori) di Patrizia La Porta sono spettacolari e, se non foste ancora convinti, forse lo sarete quando vi dirò che i vostri pargoli impareranno ad usare il congiuntivo e il condizionale ...e al posto giusto! Vedrete, ve ne saranno grati a vita!

La formula è quella classica della domanda e della risposta tra un piccolo tucano e la sua mamma e, come sottolineano Angela Dal Gobbo e Rita Valentino Merletti, richiama l'amatissimo gioco del "far finta che".

Lo amerete! Provare per credere! La prima sera il Puzzolo me l'ha chiesto una ventina di volte prima di svenire dal sonno...

Alla prossima!

mercoledì 16 maggio 2012

Mamme ...o donne?

Qualche mese fa sono andata da una nuova pediatra (del nostro ex pediatra ho parlato - anche troppo - qui) del Puzzolo e, tra le domande di routine, mi sento chiedere:
- "Lei lavora?"
- "No, mi sono messa in congedo!"

Credo sia stata la prima volta che ho sentito: "Bene, brava!"
Proprio la mattina, infatti, mi ero recata a scuola per sbrigare alcune faccende burocratiche e una collega - che potrebbe essere mia madre - mi chiede:
- "Ah, quindi ha deciso di continuare?" (col congedo)

Sì, ho studiato tutti questi anni in previsione di beffare lo stato procreando, è sicuramente più redditizio, non le sembra una buona idea?
Ecco quello che le avrei voluto rispondere, invece ho solo accennato un "Ehm...sì", con tanto di sguardo basso.

Ebbene, sull'argomento mi sono già espressa qui ma ieri ho sentito in televisione una certa tipa, non so chi fosse, ho captato la frase per caso, che insisteva sull'importanza di lavorare per le donne (e qui siamo tutti d'accordo!) e che, per incrementare i posti di lavoro, bisognerebbe che TUTTE le donne (quindi anche quelle che preferirebbero compiere un'altra scelta, laddove fosse possibile farlo) tornassero al lavoro subito dopo il parto! O.o

Il ragionamento è che, per una mamma che torna al lavoro, c'è almeno un'altra donna - che magari è mamma anche lei - o addirittura più d'una (come nel caso dei nidi) che lavora.

WOW!! Non fa una piega!

Perché ti sbatti per trovare un posto di lavoro se poi vuoi restare a casa ad occuparti di tuo figlio?!! 
Cara furbacchiona, o sei mamma o sei donna!

Deciditi!!!


Vignetta di "Cose da Mamme"

domenica 13 maggio 2012

Son tutte belle le mamme del mondo...

Non pensavo di scrivere un post sulla Festa della Mamma, non volevo che fosse autocelebrativo e, in questo momento della mia vita, mi sento più mamma che figlia per cui il rischio era troppo alto...

C'è stato qualcosa, però, che mi ha toccato il cuore e la riflessione che ne è seguita è andata ben oltre questo giorno...

Mia sorella mi stava raccontando di un suo alunno che, parlando di sua madre, ha detto "l'amore mio"...

E mi sono ritrovata a sognare che mio figlio possa, un giorno, definirmi così... poi ho immaginato la faccia di mia nuora!


"Dio non può essere ovunque:

per questo ha creato le madri."
                                   
                                                                    (L. Kompert)


Per tutte voi, belle mammine... auguri!









venerdì 11 maggio 2012

Venerdì del libro: Rime per le mani

Bentornati!
Anche se in extremis non volevo perdere un altro venerdì, anche perché questa settimana il consiglio di lettura me l'ha suggerito proprio Il Puzzolo!

Il libro che vi propongo è stata una vera sorpresa. Per tutti.
Dovete sapere che, quando ero incinta, ho cominciato a 'collezionare' tutti i libri per bambini che venivano consigliati da genitori e pupetti entusiasti. Ebbene, casa nostra è ormai più fornita della biblioteca della nostra città! Ho già preso dei libri che leggerà - presumibilmente - non prima di arrivare alle medie... :-P

Queso libro, in particolare, ha raggiunto tutti i membri della famiglia (nonni e zii compresi), volenti o nolenti. Si tratta infatti di un libro che, come il mio suggerimento della scorsa settimana, ha quel qualcosa in più...

Il titolo è Rime per le mani (parole di Chiara Carminati, illustrazioni di Simona Mulazzani e musiche di Giovanna Pezzetta) ed è una costante in casa nostra!

Il Puzzolo, infatti, non perde occasione per accendere lo stereo e lasciarsi cullare dalle rilassanti note di "Giunge l'ora dello sbadiglio" o lanciarsi nella trascinante "Tarantella del pizzicotto"!
Soprattutto se in presenza di un pubblico di fan sfegatati... i parenti!

E, in effetti, vederlo ballare è un vero spasso!!!

Come avrete capito, il libro contiene un CD con delle musiche che catturano davvero chiunque. E la cosa che più mi ha colpita è che i brani variano dal jazz al reggae alla musica etnica. Non si tratta delle solite semplici filastrocche musicate (anche se in questo caso si tratta della bravissima Chiara Carminati)...


Nessuno può resistere, è una specie di droga! Soprattutto se vostro figlio vi guarda con occhi scintillanti e sorridenti... Vedrete che vi ritroverete a ballare anche voi!

Le divertenti situazioni che si possono creare scatenandosi in questo gioco allegro e danzante, inoltre, sono suggerite da alcune "istruzioni per l'uso". Anche i genitori "più timidi" potranno, quindi, partecipare senza fatica a questo gioco!  



Per la gioia dei vostri bimbi!

N.B. Anche questo libro è consigliato da Nati per Leggere. L'età indicata è 2 anni, ma noi ascoltiamo il CD da quando Il Puzzolo aveva circa 5 mesi (ora ne ha 19) e non si stancherebbe mai di ascoltarlo!

venerdì 4 maggio 2012

Venerdì del libro: Meditare con gli Angeli

Chi non muore si rivede... (ma che orribile modo di dire!!)
Eccomi nuovamente con voi dopo due settimane di assenza ingiustificata. E non ci proverò nemmeno a trovarne una! Vi dico solo che vi ho pensato tanto e che mi siete mancate tutte!

Oggi, per il Venerdì del libro, vi propongo un libro che ho appena ricevuto, un libro sugli Angeli. Ultimamente sto leggendo molto al riguardo e l'interesse continua a crescere. Questo libro, in particolare, ha qualcosa in più... un mazzo di carte!



Definirle carte, però, è davvero riduttivo, sono delle vere opere d'arte in miniatura questi disegni di Anna Corsinila pittrice degli Angeli! Ve la ricordate? Io adoro i suoi angeli, ne ho tantissimi sparsi per casa! Per chi non la conoscesse, ho postato uno dei suoi meravigliosi disegni qui, un quadretto che ho regalato a mia sorella per la mia nipotina che nascerà fra un paio di mesi.

Le Carte degli Angeli non sono dei tarocchi (per carità!) ma possiamo ugualmente giocarci un po' magari invocando lo Spirito Santo... concentrandoci su queste splendide immagini e sgombrando la mente da tutti i pensieri, esse potranno suggerirci le risposte più adatte alla situazione che stiamo vivendo in quel momento, ispirando le soluzioni o le vie più idonee da percorrere... questo è quello che promette l'autrice. Ambizioso, certo, ma non impossibile!

Sono sempre stata attratta da queste figure alate ma, paradossalmente, le ho sempre considerate "un po' troppo fantastiche"... In realtà gli angeli sono ciò che di più "concreto" Dio ci ha messo accanto. Con gli angeli Dio entra nella nostra realtà quotidiana, la vicinanza divina diventa sperimentabile nell'angelo.

Prima che il libro di Mariateresa Salati giungesse nelle mie mani, ho chiesto consiglio ad una anobiana e il suo commento mi è piaciuto moltissimo... ve ne riporto solo un pezzetto, il resto lo tengo per me:

Nel libro viene consigliato di crearsi un angolino apposito per la meditazione, una sorta di "luogo sacro" dentro casa dove potersi ritirare. Non tutti, però, possono permetterselo: noi siamo in quasi 5 e i due marmocchietti già presenti sono ancora piccolini... l'idea di un "altarino" dentro casa è bandita :) ! L'importante è avere un "luogo sacro" dentro si sé, che oltretutto è anche mooolto più pratico: lo porti sempre con te, nessuno può rubartelo e non serve che cambi l'acqua ai fiori... ;P

Sarà che sto cercando delle risposte, forse delle domande, insomma... qualcosa che mi scuota un po' dal torpore mentale delle mie giornate e certi "messaggi" sembrano proprio capitare a fagiuolo! ^_^ (Ma tu guarda...)

A proposito di messaggi, Anselm Grün sottolinea il senso di sollievo che provano i genitori all'idea che ogni bambino abbia il suo angelo custode. Anche se "la fiducia nell'angelo custode e le necessarie precauzioni devono andare di pari passo", è chiaramente un messaggio rivolto a me, è evidente!!! ;-P


Ritornando al libro di oggi, come indica il titolo stesso, Meditare con gli Angeli, le meditazioni suggerite dai disegni di Anna Corsini sono legate ad alcune frasi bibliche tratte dai Salmi che, come ha detto la mia saggia amica anobiana, potrebbero incuriosirvi e spingervi ad approfondire, a leggere anche il resto, direttamente dalla Bibbia. E' un modo per incoraggiare alcune riflessioni, permettendo di cogliere degli aspetti che magari prima erano passati inosservati ai nostri occhi così poco abituati ai ...messaggi! 

Forse basterebbe andare a cercare, nella nostra vita, le tracce degli angeli, ascoltare bene la voce del nostro angelo che vuole preservarci da decisioni sbagliate, che ci prende in braccio e ci apre gli occhi... e il cuore!

Buon viaggio!



Egli darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutti i tuoi passi.
Sulle loro mani ti porteranno
perché non inciampi nella pietra il tuo piede.
                                                                                      (Sal 90)
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