venerdì 29 giugno 2012

29 Giugno: Giornata "NO ESTIVILL"!!!

Volevo aspettare la sua pubblicazione ma oggi mi sembra decisamente la giornata più adatta per presentarvi questo libro. Perché oggi, 29 giugno, per chi non lo sapesse è la


E quale migliore occasione per parlarvi di un libro che è esattamente la sua antitesi?

L'autrice, Claude-Suzanne Didierjean-Jouveau, è Consulente de La Leche League France, di cui è stata presidente nel 1990, e caporedattrice della rivista Allaiter aujourd’hui!. Ha pubblicato numerosi libri sull'allattamento, la nascita naturale, il portare i bambini, la genitorialità e il sonno condiviso.

Io ho avuto l'enorme piacere di tradurre questo fantastico testo, edito da Coleman Editore, che si intitola (guarda caso):


La pratica del sonno condiviso è spesso oggetto di critiche, disapprovazione e paure.

Nel nostro caso non l’avevamo scelta a tavolino, è capitato, ed è stata la nostra salvezza! Dopo i primi giorni in cui non facevo che andare a controllare che mio figlio respirasse o prenderlo per la poppata, un allontanamento forzato mi ha aperto gli occhi... e il cuore. 

Questo testo di Claude-Suzanne Didierjean-Jouveau ha confermato quello che il mio cuore mi diceva e adesso posso mostrarlo a tutti coloro che storcono il naso quando scoprono che nostro figlio dorme con noi.

Nell’introduzione l’autrice presenta un termine, cododo*, che, d’accordo con l’editore, abbiamo scelto di lasciare invariato. Non tanto perché non esista un termine corrispondente nella lingua italiana, quanto piuttosto perché, così come molti termini mutuati da altre lingue sono entrati a far parte della lingua italiana, arricchendola, riteniamo che anche questo meriti la medesima accoglienza. E poi rimanda perfettamente la dolcezza del dormire insieme...


*Il termine indica il dormire insieme e si pronuncia “cododò”, con l’accento sull’ultima sillaba.

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E, tornando all'argomento di oggi, ecco cosa pensa l'autrice di questo fantomatico "metodo":

Secondo me, lo scopo di questo metodo crudele è chiaro: non si tratta tanto di insegnare ai bambini a dormire quanto ai genitori ad ignorare i richiami dei loro figli e a reprimere la loro naturale tendenza a rispondere senza indugio.


E voglio concludere con le parole del mitico Carlos González (autore dell'imperdibile

Spero che questo libro di Claude Didierjean-Jouveau serva a portare a questi genitori un po’ di speranza, a dire loro che non sono soli, che la maggior parte di noi, da bambini, ha dormito con i genitori e la maggior parte dei genitori ha dormito con i propri bambini da che mondo è mondo.
 
Spero che nessun altro genitore si veda costretto a sacrificare la propria felicità e quella dei suoi bambini sull’altare di qualche esperto.


                            

E adesso qualche link importante e molto interessante:

Qui un illuminante articolo della psicologa Alessandra Bortolotti che smonta pezzo per pezzo il caro Estivill e il  suo - nemmeno così originale - "metodo". 


Qui trovate anche un gruppo su facebook, creato dalla stessa D.ssa Bortolotti, che indica chiaramente la pericolosità del "metodo" e fornisce un valido aiuto a chi nutre ancora qualche dubbio in proposito.


Qui un bell'articolo di Giorgia Cozza che affronta l'argomento dal punto di vista esclusivamente linguistico fornendo un'attenta analisi del testo "Fate la nanna".

Questo post partecipa ai Venerdì del libro.

lunedì 25 giugno 2012

Mi scappa la pipì!!



Credo che questa foto parli da sola ma, visto le decine di commenti che ho ricevuto dopo averla pubblicata su facebook, forse è il caso raccontare com'è andata...


Dieci giorni fa prima prova vasino.
Lo spoglio per evitare che l'idrante impazzito faccia troppi danni e lo metto lì.
Due, tre secondi e si alza, poi comincia a liberarsi (sul pavimento) cercando di acchiappare lo spruzzo di pipì con le dita... Direi che è stato un flop!!

Per pigrizia (mia!) ho insistito solo un altro paio di volte e poi ho ceduto. Abbiamo tutta l'estate davanti! ;-)

Stamattina, ancora nel lettone, gli ho chiesto se doveva far pipì e lui ha risposto: "Visino!"  Balzo giù dal letto incredula, lo porto in bagno, gli tolgo il pannolino (e anche tutto il resto...non si sa mai!), lui si siede e... la fa!!!

La mia reazione potete vederla voi stessi...e come voi l'hanno potuta vedere tutte le persone che ho taggato stamattina :-P Nemmeno si fosse laureato! (Anzi, quasi quasi propongo all'Enel di ideare uno spot sullo spannolinamento...)
Quello che è successo dopo, in rete, è inenarrabile...

Vi dico solo che una mamma mi ha scritto - a caratteri maiuscoli - che la sua bimba, vedendo questa foto, si era finalmente decisa a farla nel vasino! ^_^

Questo è un miracolo!!
E, come tutti i miracoli, non si è più ripetuto...


Consigli di lettura: In tutto questo mi sta aiutando questa "fresca" lettura e la sua autrice: Via il pannolino! di Elena Dal Prà, ed. Il leone verde.

venerdì 8 giugno 2012

L'ange de Grand-Père (L'angelo del nonno) ...

Ho cercato questo libro per mari e per monti ma - naturalmente- è fuori catalogo (mi ripeto: perché Salani? Perché??!!!) ma non mi sono data per vinta e... l'ho preso in francese! ;-P

Ormai l'avete capito, gli angioletti mi fanno star bene e infatti sono circondata da statuine, libri e immagini che li raffigurano.

Ma adesso mi sembra davvero evidente che stiano cercando di dirmi qualcosa con insistenza (si vede che sono un po' dura di comprendonio!), ma loro sanno aspettare...



Questo piccolo, delicato libro di Jutta Bauer vuole trasmetterci un messaggio preciso: non siamo soli! 
Mai.

Sarebbe bello se anche noi trasmettessimo questo messaggio confortante ai nostri piccoli, proprio come fa il nonno al suo nipotino. Il suo ultimo insegnamento, il più importante!


Isabella Paglia, autrice di libri per bambini, nel suo blog lo descrive così:

Il suo formato è da borsetta il suo contenuto è da valigia!

E come darle torto! In poche pagine Jutta Bauer ci mostra un'intera vita, ci pone davanti alla guerra e all'antisemitismo, ai piccoli pericoli quotidiani e alla vecchiaia, alla solitudine e alla morte... 

E non è confortante sapere che, in ogni momento della nostra vita, c'è qualcuno pronto a tenderci una mano? O, semplicemente, qualcuno sulla cui spalla possiamo appoggiare le nostre teste stanche...




Fate una prova: invece di arrovellarvi il cervello per trovare una soluzione, provate a non pensarci affatto... Andate a letto e chiedete al vostro angelo di farvi trovare la strada giusta per risolvere il problema che vi affligge. L'indomani state bene attenti ai segnali che riceverete, vedrete che la soluzione vi apparirà "da sola"!

Provateci!



N.B. Visto l'interesse che questo piccolo grande libro ha suscitato in tanti di voi, vi segnalo anche le traduzioni in inglese (grazie a Palmy per avermelo fatto notare), spagnolo e tedesco.

 
P.S. Se doveste riuscire a trovare l'edizione italiana, fatemi un fischio! Ho una serie di amici a cui vorrei regalarlo...

Con questo post partecipo ai Venerdì del libro.

venerdì 1 giugno 2012

Ma...voi lo sapete cos'è un vombato?

Oggi avevo in mente tutt'altro genere di libro da consigliarvi, ma il periodo è quello che è e questo piccolo capolavoro è riuscito a sollevare gli angoli della mia bocca... direi che non è poco!

Tra l'altro si tratta di un libro cult, uno di quelli che, se riuscirete a trovarlo, entrerà a far parte di quelle piccole cose di cui potete vantarvi con gli amici (almeno con quelli non troppo simpatici)!


Come al solito, l'apparenza inganna e questo gioiellino che sembra destinato ad un pubblico mooooolto giovane me lo tengo stretto! Come direbbe il Puzzolo... mio!!!


 
Sto parlando di Ma tu lo sai cos'è un vombato? Ed io confesso che non ne avevo la minima idea prima di conoscere questo libro che ho scoperto grazie ad un'altra recensione (la migliore delle pubblicità, ormai ne abbiamo la certezza!) di una scrittrice che stimo molto (per cui vale doppio!): qualche mese fa, infatti, Michela Murgia scriveva sulla sua pagina facebook che aveva sognato vombati alla sua porta tutta la notte e si era svegliata con un irresistibile desiderio di comprare carote e lasciarle in veranda...


La curiosità, si sa, è femmina (ma è anche delle scimmie... O.o) e non ho trovato pace finché non ho scovato l'unico esemplare in commercio di questo simpatico animaletto in via d'estinzione (ma perché continui a farci soffrire Salani? Perché???!!). 

Mi auguro che voi siate altrettanto fortunati!

Buona notte!!!

Con questo post partecipo ai Venerdì del libro e qui trovate tutti i miei post che hanno partecipato finora!
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