venerdì 2 marzo 2012

Venerdì del libro: Le sante dello scandalo

Questa settimana, per l'ormai consueto appuntamento col Venerdì del libro, vi propongo un autore che amo moltissimo: Erri De Luca! La sua è una scrittura un po' particolare, forse anche 'difficile' per certi versi e non mi ha conquistata subito.  Ma sentivo che era un problema mio, che non riuscivo ad entrare davvero all'interno delle parole. Ne subivo il fascino ma senza innamorarmene. Perché Erri è così: ogni singola parola che sceglie non è stata messa lì a caso, ha un suo peso specifico e un sinonimo spezzerebbe quell'incanto che solo la sua penna riesce a regalare.

I libri di Erri sono tutti piuttosto brevi, poche pagine che al lettore ignaro possono sembrare anche eccessivamente poche. Quando cominci a leggere, però, ti accorgi che ogni parola ha bisogno di tempo, tanto tempo prima di diventare tua (è questo che deve succedere, no? Il libro passa dall'autore al lettore che se ne appropria e diventa quasi co-autore) e che ogni pensiero stimola delle riflessioni che ti accompagnano anche quando l'incontro col testo è terminato.

Oggi vi propongo il primo libro di Erri (lo so, sembra che stia parlando di un amico ma, purtroppo, non lo è) che è entrato prepotentemente nel mio cuore: Le sante dello scandalo.

In questo libretto di una sessantina di pagine sono racchiuse un numero incredibile di notizie, di scoperte, di verità. E di poesia. Se volete un assaggio di questo piatto così 'ricercato' qui trovate qualche stralcio sulla figura di Maria che Erri è riuscito a rendermi, se possibile, ancora più familiare, e qui invece ci svela la verità sulla "condanna" inflitta alle donne.

Il fatto che si definisca 'non credente' (e non ateo!) è per me ancora un mistero, non perché credo che non lo sia ma perché raramente ho avvertito tanta fede in chi si professa devoto. A questo proposito, lui stesso dice: "Ateo è qualcuno che ha risolto il problema una volta per tutte. Esclude la possibilità proprio dal suo orizzonte e in questo modo riduce la sua relazione con le persone di fede perché le considera delle persone bisognose di un supporto, di un appoggio, di una protesi per mantenersi. L’ateo è un soggetto che ha risolto la questione e in questo è simile al talebano, che non ammette obiezioni alla sua conclusione. Il ‘non credente’, invece, è una persona che tutti i giorni frequenta le Scritture Sacre, anche se resta una persona che non può rivolgersi alla divinità".

Dopo un inizio un po' 'confuso', quindi, con questo testo sono ufficialmente - e finalmente - entrata in contatto con Erri. Questo per dirvi che non esistono solo i colpi di fulmine e che spesso l'amore nasce dalla frequentazione.

Come mi ha detto lo stesso Erri: "un libro è un incontro"... questo è stato il nostro!


P.S. Solo dopo aver postato questo video ho realizzato che ho involontariamente messo insieme due delle persone che stimo di più... ;)


Alla prossima settimana con una fantastica sorpresa!!!!
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